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domenica 19 novembre 2017

Recensione Saggi: PIERINO CONTRO TUTTI di Gordiano Lupi.



Autore: Gordiano Lupi.
Anno: 2017.
Genere: Saggio Cinematografico.
Editore: Edizioni Senso Inverso.
Pagine: 60.
Prezzo: 12,00 euro.

A cura di Matteo Mancini.
Coraggiosa disamina sull'intera produzione cinematografica incentrata sull'irriverente e sboccata figura di Pierino, lo studente ripetente dalla battuta tanto facile quanto volgare e dagli irreplicabili voti scolastici. Un materiale dunque assai di nicchia, vuoi per le sceneggiature sfilacciate spesso costituite da una lunga serie di barzellette incollate alla bene meglio, vuoi per la pochezza dei contenuti spesso orientati su un versante erotico pruriginoso. Poco importa ricordare che il film che dette il là alla serie nel 1981, Pierino Contro Tutti di Marino Girolami, riuscì nell'impresa di incassare circa nove miliardi, lasciando basito un maestro del calibro di Sergio Leone (il quale già odiava Trinità, figurarsi il Pierino di Vitali), perché simile risultato non fu neppure lontanamente lambito da tutti i successivi e ripetitivi episodi. Un insuccesso che non può che rischiare di riflettersi anche su un volume interamente dedicato alla serie.

Rischio flop dunque molto marcato e pochi autori, probabilmente, disposti ad affrontarlo. Si lancia allora nel progetto, di riportare in auge il terribile bimbo cresciuto che terrorizza le belle donne e ridicolizza i professori, Gordiano Lupi; chi altro se non lui? Scrittore e appassionato di cinema italiano, già impegnato in volumi divulgativi di registi e attori più o meno noti, il piombinese è uno dei pochi a non temere questi progetti. Se da una parte vengono alla memoria la monumentale opera articolata in cinque volumi sul cinema horror italiano o i volumi dedicati ai vari Di Leo e Deodato, dall'altra è da ricordare la riscoperta (o forse il tentativo di riscoperta) di Bruno Mattei, regista da molti considerato come il "peggior regista" nostrano impegnato nell'horror italiano. Come per Mattei, Lupi confeziona l'unico libro dedicato alla figura di Pierino e lo fa col suo consueto piglio già ammirato nelle sue precedenti opere di "critica" cinematografica. Dopo un breve capitolo in cui si fornisce un cenno sulle radici letterarie del personaggio (si parla di Mark Twain e di Pierino Porcospino), Lupi passa a presentare uno dietro l'altro i tre film della saga ufficiale e gli ulteriori sei apocrifi comprendendovi anche un paio di pellicole ai limiti dell'hard. Vengono dunque fornite le schede tecniche dei film, qualche aneddoto (non molti, in verità) e la disamina delle trame e dei momenti più o meno riusciti, senza farsi prendere dalla smania di voler recuperare a tutti i costi questi film. I commenti sono precisi e calibrati, quando c'è da cazziare Lupi non si fa prendere dai sentimentalismi. Completa l'opera una succinta analisi delle colonne sonore a firma del ceco Jan Svabenicky, già letto in altri volumi come il libro intervista al duo Aldo Lado & Ernesto Gastaldi o nel primo capitolo del mio Spaghetti Western Vol.3.

Abbiamo definito la pubblicazione come "coraggiosa" e lo abbiamo fatto perché, da un punto di vista commerciale, il progetto non sembra poter disporre di una capacità di richiamo tale da lasciar presagire un elevato numero di vendite. Il prezzo, per di più, non è ben bilanciato rispetto alle pochissime pagine che compongono il volume e rischia di render ancora meno appetibile il volume. 12 euro per sole 60 pagine, praticamente 20 centesimi a pagina (il mio terzo volume sul cinema western italiano, di 600 pagine, verrebbe così a costare qualcosa come 120 euro!?), ci sembrano troppe. Probabilmente sarebbe stata buona cosa impolpare il volume trasformandolo in una sorta di testo dedicato ad Alvaro Vitali, magari anche con interviste inedite e curiosità sulla sua figura, da concentrare poi con un ampio capitolo dedicato alla figura di Pierino, senz'altro il personaggio a cui l'autore romano è più legato. Non avrebbe guastato, poi, un capitoletto con le barzellette più riuscite dell'intera saga, un modo per presentare il testo anche come un volume di barzellette di pronta soluzione.

Il progetto nasce in modo curioso, grazie alla richiesta fatta dalla figlia di Lupi di vedere le pellicole della saga Pierino. Come darle torto, dato che io stesso da piccolo guardavo a ripetizione queste pellicole quando venivano date sulle reti regionali (tutt'oggi, se le trovo durante un giro di zapping, non riesco a cambiare canale anche perché mi ricordano un periodo a me molto caro). Un'occasione propizia per Lupi per riguardarle con la deformazione "professionale" che caratterizza chi prende il vizio a scrivere recensioni e commenti (io ne so qualcosa). Così facendo l'autore piombinese si è trovato per le mani un volume già fatto, con appunti e opinioni pronte a esser condivise, ma con poca convinzione (probabilmente anche per i motivi che abbiam sopra esposto) nel darle alla stampa in un'opera organica. Sono dovute allora entrare in gioco le Edizioni Senso Inverso di Ravenna che, con la loro collana Italia Nascosta, han deciso di scommettere su Pierino una volta informate dei progetti dell'autore conservati nel c.d. cassetto. Il volume cerca così di rispondere a uno dei fini della collana ovvero quello di "recuperare e dare alla luce quanto di italiano sia caduto nell'oblio", il tempo dirà se la scommessa è stata vincente.

L'autore GORDIANO LUPI.

"I film della serie pierinesca vivono soprattutto per volgarità, anarchia e inosservanza degli schemi cinematografici. Sono pellicole politicamente scorrette, irriverenti e assurde, ma rappresentano un sano e sboccato divertimento che il pubblico in quel preciso momento storico chiedeva al cinema."

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