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lunedì 17 novembre 2014

Recensione Saggi: LA SVASTICA NELLE TENEBRE - Nazismo Magico (di Marco Castelli)


Autore: Marco Castelli.
Genere: Saggio sociologico/storico.
Edizioni: Il Foglio Letterario.
Anno: 2006.
Pagine: 164.
Prezzo: 15 euro.

Commento di Matteo Mancini.
Evergreen targato Il Foglio Letterario, pubblicato nel 2006 da Marco Castelli e riedito, sempre per la casa piombinese, nel 2012 in una versione più completa e dotata di altra copertina.
Il volume si propone l'obiettivo, perfettamente riuscito, di gettare luce nella zona d'ombra che avvolge i dodici anni più bui della storia degli ultimi tempi, attraverso un'ipotetica lente di ingradimento applicata sulle ragioni di fondo messe a giustificazione (ma si può poi utlizzare un termine del genere al cospetto della mostruosità?) degli orrori che sarebbero scaturiti strada facendo. Castelli, autore genovese laureato in scienze politiche e iscritto all'albo dei giornalsti pubblicisti, affronta la bestemmia all'umanità costituita dal movimento nazionalsocialista tedesco (se esistesse davvero un Dio severo la Germania sarebbe stata cancellata dalle cartine geografiche, oggi invece è di nuovo a dettare regole e a proporsi quale nazione guida) interessandosi soprattutto degli aspetti apparentemente più marginali del movimento stesso, ma che in realtà ne tracciano l'anima, è il caso di dire, luciferina. In altre parole, si parla della genesi e della nascita del movimento, proseguendo con la sua evoluzione fino a giungere alla caduta della Germania per mano delle forze alleate. Il tutto viene gestito in modo settoriale, senza un filo conduttore a fungere da collante tra un capitolo e l'altro. Così il lettore si troverà ad affrontare trentatre capitoli monotematici, che possono essere letti anche in un ordine diverso da quello di impaginazione e che vengono incentrati su altrettanti aspetti del nazismo. Lo stile è schematico, con prosa semplice e sintentica proposizione dei vari temi, in modo da evitare ripetizioni e da rendere la lettura scorrevole e agevole anche per i neofiti.

La particolarità del testo sta nel non evidenziare le tematiche più conosciute del movimento, Castelli non si sofferma sullo sterminio dei campi di concentramento, sugli esperimenti genetici o sulle cronache delle battaglie ovvero dei processi a carico dei nazisti sopravvissuti alla II guerra mondiale, ciò che interessa all'autore è fare un'analisi, seppur a grandi linee, completa su tutti quegli elementi che stavano alla base del delirante pensiero nazista. Ne emerge un quadro addirittura più terrificante di quello riportato nei libri di storia, l'immagine di una nazione che ha cercato, indirettamente, di esaudire la profezia di San Giovanni contenuta nell'Apocalisse. Chi altro se non Hitler potrebbe incarnare la figura dell'anticristo descritto nelle sacre scritture? Ipotesi peraltro resa suggestiva dal fatto che, tutt'oggi, non si è in grado di capire chi fosse il nonno di Hitler, senza contare che.quest'ultimo, proprio per evitare che si potesse ricostruire il suo albero genealogico, fece bombardare la città di nascita del padre al punto da raderla al suolo. Non è poi un mistero che uno degli obiettivi dichiarati dei nazisti fosse quello di distruggere il cristianesimo (oltre che la religione ebraica), troppo debole e troppo legato alla cultura della sofferenza come riscatto per conquistare la via del paradiso, a beneficio di una religione pagano-olimpica riconducibile alle antiche società presenti sulla terra fin dall'alba dei tempi. Il tentativo di decostruzione operato dagli uomini di Hitler però non era limitato alla mera distruzione delle religione, ma si estendeva anche alla scienza giudicata giudaico-cristiana con tentativi fantascientifici che lasciano basiti. Le SS infatti cercavano a ogni costo di screditare le scoperte scientifiche riconducibili agli studi razionali, per sostituirle con altre di impronta magico-esoterica giungendo a sostenere teorie pazzesche come quella della Terra Cava (con tanto di convizione circa la possibilità di popolare i sotterranei della Terra, essendo l'interno della stessa vuoto) o quella del Ghiaccio Eterno.

La copertina della nuova edizione.

Ecco che si ha l'immagine di uno Stato che preferisce concedersi alla teosofia e alla benedizione di riti e invocazioni pagane, con i più alti gerarchi, Hitler compreso, dediti allo studio dell'occulto e della tradizione culturale della Germania. E' di fatti un grosso errore credere che la deriva anti-giudaica sia una diretta conseguenza dell'ascesa al potere di Hitler. Fin dagli inizio del '900, situazione poi aggravata dalla sconfitta nella seconda guerra mondiale, negli ambienti massonici tedeschi aveva già iniziato a diffondersi la cultura della superiorità della razza ariana (perché dotata di caratteri e qualità mentali simili a quelle degli dei) e la necessità di ricostituire l'antico popolo ariano mediante un controllo genetico da effettuare prima di procedere agli accoppiamenti tra uomini e donne. Ne esce fuori, come peraltro fu messo in atto dalle SS con la costituzione delle Lebensborn, una sorta di procreazione e di famiglia concepita in forma di allevamento di purosangue ariani, un po' come aveva teorizzato Platone ne La Repubblica. Una selezione diretta a creare l'uomo superiore, una creatura che possa recuperare le virtù e le qualità psichiche proprie degli antichi fondatori delle civiltà perdute di Atlantide e Agarthi. In tutto questo non c'è spazio per gli ebrei che vengono visti come popolo alieno, causa ultima di ogni male, e con loro per il cristianesimo. Questi ultimi sono solo uomini di serie B da assoggettarsi al controllo e ai voleri della razza superiore che deve essere esonerata da ogni lavoro.

Nel testo sono contenuti interessanti capitoli solo marginalmente connessi al nazismo come quello dedicato all'ordine esoterico della Golden Dawn, al mito di Agarthi o alla ricerca del Sacro Graal ovvero quello dedicato all'occultista per eccellenza: Madame Blavatsky. Assai chiari invece sono le delucidazioni sui Protocolli dei savi di Sion - falso documento storico fondamentale per accrescere l'odio razziale nei confronti degli ebrei (c.d. mito della cospirazione mondiale ebraica) accusati di ordire un piano segreto per il crollo della società al fine di assumere il controllo del mondo - sulla nascita ed evoluzione del reparto delle SS (sorta di nuovo ordine di cavalieri teutonici che, a guerra terminata, avrebbe dovuto gettare le basi di un nuovo ordine mondiale) con tanto di descrizione dei metodi seguiti dalla scuola di formazione di Bad Tolz. Interessanti, ma da approfondire, i capitoli dedicati alla tecnologia segreta nazista (bella la teoria sui foo fighter definiti quali "armi di disturbo piscologico" per i piloti di aerei avversari) e al mistero italiano relativo al Gabinetto RS/33 gravitante attorno alla presunta caduta sul territorio italiano di un UFO.

Inevitabile poi la filosofia machiavellica del c.d. il fine giustifica i mezzi, con l'alto comando tedesco intento a finanziare ricerche sull'impiego di droghe tese sia a favorire l'estasi dei soggetti dotati di poteri medianici al fine di entrare in contatto con i Maestri nascosti e ricevere da questi le coordinate per avere la meglio sugli avversari, sia per aumentare la resistenza dei soldati al punto da renderli alla stregua di automi sempre pronti a combattere. Una filosofia, peraltro, scevra dall'etica militare che non accetta segnali di resa o di rispetto verso il nemico, ma che mira solo a sopprimere in vista dell'obiettivo finale costituito non dalla pace, ma dalla conquista bagnata dal sangue del nemico.

Tra i limiti del testo, credo superato dalla nuova edizione, si segnala l'assenza di un indice finale, lacuna che rende leggermente più difficoltosa la lettura.

Berretto S.S.

Concludo sottolineando questo passaggio del testo, emblematico, come se non bastasse quanto già noto in ordine ai massacri perpetrati dai nazisti, a comprendere l'oscurità e il pericolo che il mondo ha attraversato nello scorso secolo: In occasione dell'annuale autocelebrazione del regime a settembre nella città di Norimberga, al posto di Gesù sulla croce, è innalzato un giovane tedesco nudo sui quattro bracci della svastica... Nel 1934 von Schirach, leader della gioventù hitleriana, affermerà: "La distruzione del cristianesimo è implicitamente riconosciuta come un obiettivo del nostro movimento, anche se non può essere annunciata ufficialmente." Il Mein Kampf mira a sostituire la Bibbia nelle case di migliaia di tedeschi, il partito lo raccomanda come regalo di nozze per le giovani coppie e ben presto, nel 1934, è istituzionalizzato nelle scuole tedesche il binomio Messia-Hilter con tanto di canzoni natalizie reinterpretate e persino bambini che recitano una preghiera prima dei pasti all'indirizzo del cancelliere. 
Pratiche e usi, quelli appena riportati, che evidenziano il delirio di onnipotenza e di arroganza di un'intera nazione caduta nelle mani di un governo di psicopatici dediti a ogni forma di blasfemia.



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