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domenica 6 aprile 2014

THE PYRAMID - Intervista al regista Roberto Albanesi



Produzione, Regia e Sceneggiatura: Roberto Albanesi, Luca Alessandro, Simone Chiesa, Alex Visani e Antonio Zannone.
Anno: 2013.
Genere: Horror a episodi.
Soggetto: Raffaele Ottolenghi.
Interpreti Principali: Chiara Acaccia, Luigi Bassi, Rita Carlini, Davide Cazzulani, Mauro Celaia, Diego Consiglio, Elio D'Alessandro, Antonio De Matteo, Jack Gallo etc (consultare imdb.com)
Fotografia: Giosè Brescia, Davide Cazzulani, Fabrizio Corvi, Federico Greco e Luca Moretti.
Colonna Sonora: Luca Tomassi.

Articolo/Intervista a cura di Matteo Mancini.
Dopo aver ospitato l'amico Davide Melini pronto a girare Deep Shock, diamo il benvenuto a un altro amico del blog, ormai ebbro dei successi del suo ultimo lavoro filmografico: Roberto Albanesi.

Nelle foto sopra pubblicate, col consenso dell'interessato, potete vedere la locandina giapponese del film e sotto Roberto immortalato con l'oggetto di scena del corto e col suo fido compagno.

Chi mi segue su queste pagine sa che ho seguito fin dall'inizio tutti i lavori di questo film-maker, chi invece ne è all'oscuro può spulciare alla ricerca delle recensioni in questione. A differenza degli altri interventi dedicati ad Albanesi, quest'oggi propongo un'intervista speciale, soprattutto alla luce del successo ottenuto dall'ultimo lavoro di squadra, visto che si tratta di un film a episodi intitolato The Pyramid, che ha visto Albanesi e il suo fido Simone Chiesa coinvolti attivamente nel progetto.


1) Dopo Diesis e Happy Easter, come è nata l'idea di collaborare con l'Empire di Visani?

Con i nostri primi (e unici) tre cortometraggi (targati NEW OLD STORY FILM CASALPUSTERLENGO) Happy Birthday, Diesis e Happy Easter abbiamo raccimolato in tre edizioni del Reign Of Horror Film Festival (di Alex Visani) un premio della giuria, due premi per la regia e uno per la sceneggiatura. Alex Visani, che stava preparando il progetto di The Pyramid con l'amico Raffaele Ottolenghi, ha visto cosa sapevamo fare e... Ci ha contattati immediatamente. E' nato un amore istantaneo.


2) Ti confesso che non ho ancora visto il tuo ultimo corto, inserito in un progetto di maggior respiro, ma vedendo il trailer mi sembra di percepire atmosfere alla Clive Barker, sbaglio o c'ho visto giusto?

Nel nostro corto Pestilence, il più lungo dell'intero progetto, ci siamo rifatti a noi stessi, mettendoci dentro il nostro stile fuori dagli schemi (dimenticatevi totalmente la grammatica cinematografica classica). Ovviamente però, da grandi appassionati di vecchie pellicole horror anni 80, ci è scappato dentro in modo del tutto inconscio... Carpenter, Raimi e anche il buon Barker (che io personalmente adoro sia come scrittore/pittore che come regista). Non sbagli Matteo.


3) Puoi dirci qualcosa su The Pyramid?

The Pyramid è un film ideato da Visani/Ottolenghi e scritto da Visani stesso con la collaborazione di tutti i registi in gioco (Antonio Zannone, Luca Alessandro, Simone Chiesa e il sottoscritto). E' un film a episodi, unico nel suo genere; dico unico perchè non racconta storie slegate fra loro, ma un'unica vicenda concatenata, divisa in quattro corti. Le musiche (strafighe) del film sono a cura di Luca Tomassi e citano (come il film stesso come già detto in precedenza) quei film super cult ottantini che hanno cresciuto tutti noi: Hellraiser su tutti.


4) Come oggetto magico, vero e proprio trait d'union di tutte le storie, avete scelto una piramide: a chi è venuta l'idea ed è una scelta casuale o risponde a logiche ben precise?

Alex e Raffaele hanno avuto l'idea della piramide come fil rouge e penso che a questa domanda dovrebbero rispondere loro. Io posso solo dire che la nostra piramidina di scena (ne sono state create solo quattro) si trova sul mio comò. Ogni tanto ci parlo per ringraziarla... La cosa inquietante è che lei mi risponde.


5) Molti pensano che per fare un buon corto di genere fantastico/horror occorrano cifre strabilianti, puoi dirci di che budget avete usufruito?

Per il nostro episodio abbiamo speso in totale sulle 200 euro. Sono andati tutti in cibo per troupe e attori (pizze d'asporto e panini col cotto). Quando si ha poco ci si ingegna di più e quindi si cresce artisticamente più velocemente. E' una bella sfida quella del no budget: o si scappa o la si cavalca. Noi abbiamo scelto (come sempre) la seconda ipotesi.


6) Dove avete trovato e che esperienza avevano gli interpreti dell'episodio?

Alcuni attori che abbiamo utilizzato li abbiamo scelti attraverso dei provini, altri no. I nostri interpreti sono un mix di professionisti e di debuttanti alle prime esperienze. E' stato un set fantastico, in cui tutti hanno aiutato tutti e ci siamo divertiti come matti. A fine lavorazione eravamo parecchio felici e orgogliosi del lavoro svolto. Nessuno di noi si sarebbe aspettato di ottenere questi risultati di visibilità, vendita e distribuzione (nonostante la buona qualità del prodotto totale). Oggi i nostri interpreti vengono proiettati su grossi teli bianchi in Giappone, Canada e America. Direi che sono parecchio felici le persone che lavorano con noi.


7) The Pyramid, sta riscuotendo apprezzamenti in tutto il mondo. È ormai prossima l'uscita in Giappone, è stato visto in Russia e in Canada. Potrà sembrare una domanda banale, ma come ti senti a esser conosciuto in giro per il mondo, dopo aver lavorato in progetti assai più regionali?

Muoio dal ridere nel pensare che in giro per il mondo la gente conosca il mio lavoro, mentre qui in Italia no (anche se nell'ambiente indie la New Old Story Film è una realtà più che concreta). Sono molto contento dei risultati ottenuti da The Pyramid e non posso che ringraziare il mio fratellone Alex e tutti i miei colleghi registi a cui voglio un Bene dell'Anima. Ottenere questi risultati mi fa capire ancora di più che sono sulla strada giusta e che nessuno è profeta in patria.


8) Secondo la tua sensibilità, quali sono le differenze nell'atteggiamento del pubblico italiano, rispetto a quello estero, verso i prodotti cinematografici di genere made in Italy, comprendendo in questi anche i corti più o meno amatoriali?

L'italiano è da sempre un masochista di prima classe. Continuiamo a chiedere prodotti validi da noi stessi, qualcosa che si discosti dai vari cinepanettoni e zaloni vari, per poi massacrare qualsiasi cosa esca di diverso dal solito. E' anche vero che dal circuito cinematografico alternativo non nascono solo fiori, anzi, però dovremmo credere un po di più in noi stessi per far cambiare le cose. All'estero, per fortuna, si ricordano ancora l'età dell'oro del cinema di genere italiano e vogliono prodotti nuovi che li riportino indietro... The Pyramid ci è riuscito alla grande.


9) Se all'estero siete ricercati, avete persino chiuso un contratto con un distributore americano per il Nord America, in Italia le cose sono un po' diverse. So che avete proiettato The Pyramid a Pistoia, in via di Buti nello scorso autunno. Come è stato accolto e sono previste altre uscite in Italia, magari per il mercato homevideo?


Abbiamo proiettato il film al Fantafestival, a Pistoia grazie a Stefano Cavalli e a Catania grazie al regista Ricky Caruso (oltre che a Deruta, patria del Visani). The Pyramid è stato portato in giro per l'Italia dagli appasionati e dai fan, ma di distribuzioni ufficiali nemmeno l'ombra. Siamo stati scartati da "Distribuzione Indipendente" che volendo l'avrebbe portato in almeno venti sale italiane. Una settimana dopo l'hanno comprato gli americani.
Per l'home video nazionale non sappiamo ancora nulla, l'unica cosa da fare è ordinare il dvd dall'estero (che ha al suo interno anche l'audio originale).


10) Progetti per il futuro?
Progetti per il futuro... mmmmmm.... Innanzi tutto torneremo a lavorare con Alex e tutta la meravigliosa famiglia piramidale, per un nuovo progetto (per ora top secret). Poi, per i fatti nostri, stiamo per girare un lungometraggio e una serie per il web, tutto rigorosamente di matrice comico/drammatica, i nostri generi per antonomasia. Stiamo anche vagliando delle proposte moooooolto interessanti dall'estero. Siamo carichissimi insomma e pronti a fare qualcosa di nuovo e di diverso da quello che è venuto prima.

Un saluto e un ringraziamento all'amico Roberto Albanesi che ho visto crescere fin dai suoi primi corti.

UN SALUTO E UN RINGRAZIAMENTO a te Matteo, alla tua gentilezza e disponibilità. Vorrei aggiungere anche un bacione alla mia Sara, e un abbraccio gigante che racchiuda al suo interno tutti gli amici della piramide,i miei fratelli di sangue della New Old Story Film, il fratellone Alex, i canadesi, gli americani, Bruce Springsteen, Morrissey, Giacomo Leopardi e Claudia Cardinale. Ah, quasi dimenticavo... pure tutti i giapponesi. Ciao e grazie ancora.

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