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giovedì 18 ottobre 2012

Recensioni a SPAGHETTI WESTERN VOL.1 di MATTEO MANCINI



In alto rispettivamente gli articoli di FILMTV e di CIAK.

Non ancora a sei mesi di distanza dall'uscita del volume, il mio SPAGHETTI WESTERN VOL. 1 mi ha già regalato varie soddisfazioni.

Intanto Mercoledì prossimo venturo parteciperò a una trasmissione radiofonica (trasmette su internet) per parlare di cinema western, mentre lunedì 29 ottobre si terrà la presentazione del mio volume presso il cinema Lanteri di Pisa, l'orario dovrebbe essere le 18.30. Entro fine anno potrebbe esserci anche una presentazione a Roma, a breve news al riguardo.

Qui di seguito ho raccolto alcuni stralci delle varie recensioni ricevute su siti specializzati e su importanti riviste cartacee uscite nelle edicole come CIAK e FILMTV.

A tutti coloro che mi chiedono informazioni sul secondo volume, riferisco che la stesura è già iniziata e che parteciperà, in veste di guest writer, l'americano TOM BETTS che è rimasto entuasiasta del primo volume e si è offerto di collaborare per il secondo libro.

LARGO AI COMMENTI SU SPAGHETTI WESTERN VOL.1

"Un’inesausta cavalcata storico-filmografica che nulla ha da invidiare ai precedenti lavori sul tema (tutt’altro): il numero delle pellicole pistole & cowboy presso che sterminato è restituito da Mancini con una nonchalance-fiume da scrittore russo votato alla saggistica (e meno male che si dichiara mero “appassionato di cinema e non un critico”). Dal libro di Mancini si desume un lavoro di ricerca certosino, che rende finalmente giustizia a un filone che, nelle sue espressioni migliori, risulta più stratificato di quanto non appaia a prima vista." (MARIO BONANNO di Sololibri.net)


"In pochi si sono spinti così lontano per le lande polverose di un genere che ha reso il cinema italiano noto a livello internazionale; in pochi hanno cavalcato attraverso questo cinema con un’analisi così minuziosa, alla riscoperta delle sue retrovie, tentando una definitiva pacificazione tra l’osannato cinema d’autore ed i prodotti confinati nella serie B; in pochi hanno scavato fino alle profondità delle viscere di un genere, a volte odiato ed a volte amato, ma spesso poco conosciuto come il Western, in particolare nella sua declinazione nostrana. si tratta di un’opera che ripudia la linearità classica dei percorsi monografici, presentandosi come un prisma caleidoscopico che si ispira alle strutture comunicative della Rete, e come un blog o un diario virtuale affianca commenti di bloggers cinefili e di critici di settore all’interno di perimetri ideali e sfumati, offrendo punti di vista diversi e contrapposti sulla fenomenologia di un genere multisfaccettato, poliedrico e mutevole.
L’autore si avvale di un linguaggio moderno, fluido ed accattivante che trae ispirazione dai rivoli cinefili della rete; dalla sua opera trapela una forte ed autentica passione, un magma sovversivo ed affascinante che travolge il lettore appassionato del genere ma anche chi si avvicina per la prima volta al Western, anche grazie alla sua accattivante veste grafica. (MARIANGELA SANSONE di Sentieri Selvaggi)

"L’autore fa un lavoro di archeologia, lavora di cesello, e esamina le radici reali, dagli show di Buffalo Bill ai fumetti, fino ai primi film pre-leoniani. Un viaggio appassionato e appassionate." (GIANLUIGI PERRONE di Taxi Drivers)


"Matteo Mancini, laurea in legge e, altra laurea, anzi un vero e proprio dottorato in cinefilia (si dice così?) sul campo. Autore di Spaghetti Western. L’alba e il primo splendore del genere (anni 1963-1968), un ponderoso volume, il primo di una trilogia in argomento il cui obiettivo è « di avvicinare il pubblico giovane a un genere che al giorno d’oggi è il più sconosciuto e sottovalutato dalla cinematografia italiana». (CARLO GAMBESCIA)


"Davvero una ghiottoneria per gli amanti del genere e non solo... Lo stile è lineare e scorrevole, quasi fosse secondario. Ad attirare l'attenzione, infatti, bastano già i numerosissimi richiami ad autori e titoli, commentati oltre che da Matteo Mancini, anche da diversi blogger italiani e stranieri e da alcuni critici del settore." (ERICA RE per la rivista FILMTV, 2012 anno 20 n.39 - n.1027, pag. 22).


"Generosità di intenti e messe di informazioni per quella che potrebbe diventare la trilogia più esaustiva sul western all'italiana" (MASSIMO LASTRUCCI per la rivsta CIAK, N.10, Ottobre 2012, pag. 122).

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